Roma Secret Baroque

Il progetto è finanziato da Sapienza Università di Roma, di cui è responsabile Alessia Ceccarelli (dipartimento d’eccellenza SARAS), nell’ambito del programma di Terza missione 2022-24 (bando 2021 – prot. TM12117D2031CF02); programma mediante il quale l’Ateneo si prefigge di “promuovere e favorire l’applicazione, la valorizzazione, la divulgazione e il trasferimento delle conoscenze, dei saperi e delle tecnologie al di fuori delle proprie istituzioni. A tal fine interagisce con altri enti, con il tessuto produttivo e la società nelle sue varie forme e articolazioni, ponendosi al servizio della collettività” (https://www.uniroma1.it/it/pagina/presentazione-terza-missione).

Secret Baroque, che si fonda su un largo e autorevole partenariato, mira dunque a raggiungere un ampio e variegato pubblico – numerosi ambiti della società civile (non solo scuole, università, enti di ricerca e istituzioni culturali) – con l’obiettivo di fornire una nuova opportunità di fruizione del mirabile patrimonio storico-artistico sedimentatosi a Roma e in alcuni borghi del Lazio, specie in riferimento al periodo compreso tra il tardo Rinascimento e il tardo Barocco (1550-1690) e a luoghi usualmente chiusi al pubblico o che meriterebbero ben maggiore considerazione.

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Il Borgo di Poli

A Poli, immersa nelle selve dei monti prenestini e non lontano dal santuario della Mentorella tanto amato da san Giovanni Paolo II, è possibile ritrovare l’armonia con la natura a pochi chilometri dalla capitale.

In questo spazio ameno si è scritta una parte importante di storia delle antiche famiglie gentilizie: dagli Oddoni ai Conti, che la dominarono dal 1200 lungo sei secoli, dagli Sforza Cesarini ai Torlonia.